Vogogna
Percorrendo la superstrada per Domodossola, nulla ci fa pensare che tra le montagne esista uno dei 150 borghi più belli d'Italia, insignito nel 2011 della bandiera arancione del TCI. VOGOGNA: un tesoro racchiuso tra i confini del Piemonte.
I "Vogognesi" oggi arrivano a malapena a 1700 abitanti ma la città ebbe una notevole importanza tra il XIII e il XVI secolo.
Ritrovamenti archeologici dimostrano quanto questi territori siano sfruttati anche in epoca preromana. Ne è un esempio il mascherone celtico in pietra ollare del II sec ac usata (una copia) come fontana.
Verso Masone rimane una lapide Romana del 196 dc che ricorda la creazione della strada durante il consolato di Caio Domizio.
Vogogna viene citata per la prima volta in un documento del 970 dc. ma la sua importanza aumenta solo dopo il XIII sec. quando il paese di Pietrasanta viene completamente distrutto da una alluvione del fiume Toce.
Piuttosto che ricostruire sull'alveo del fiume si sceglie di ampliare Vogogna situata alle pendici della montagna e trasferirvi il capoluogo dell'Ossola inferiore. Il borgo diventa sede della giurisdizione civile ma militarmente ha una grande importanza strategica essendo sulla strada che congiunge il lago Maggiore con Domodossola e i passi Svizzeri, soprattutto il Sempione.
Strappato il feudo al vescovo di Novara, Vogogna passa nelle mani di Giovanni Visconti. Insieme a Bellinzona, diventa il primo baluardo difensivo del Ducato di Milano.
Nel 1348 il Visconti ristruttura le mura, costruisce il castello e il Palazzo Pretorio. La città viene amministrata grazie a numerosi statuti e infeudata alla famiglia Borromeo.
La presenza del castello e un efficiente apparato difensivo permette alle valli dell' Ossola di difendersi dalle continue incursioni svizzere provenienti dal Vallese.
Purtroppo anche Vogogna segue le vicissitudini di Milano e l'arrivo degli spagnoli ne provoca un lento declino. Il colpo di grazia viene inferto dai Savoia che trasforma Vogogna in un semplice comune senza importanza politica e amministrativa.
Forse per questo motivo Vogogna ha mantenuto la sua struttura originale. Il borgo medievale mantiene il suo antico fascino. Durante il giorno poche persone camminano tra le vie, e il rumore dalla grande strada è attutita dai tetti in beola. Scendendo dalla scalinata del castello la piazza si apre sul palazzo pretorio, tipica struttura medievale lombarda, ad ampie arcate dove si svolgeva il mercato settimanalmente. Il castello di proprietà del comune è aperto al pubblico dove sono organizzate mostre ed esposizioni.
Le mura sono visibili a tratti e in parte inglobate nelle nuove costruzioni. A Vogogna c'è anche la sede del parco nazionale della Val Grande nella Villa Lossetti.